Consiglio di Stato sentenza n. 2197 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:2197SENT

Massima

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L'occupazione protratta nel tempo di suolo pubblico antistante un esercizio commerciale, mediante la collocazione di tavoli, sedie, ombrelloni e fioriere, anche se finalizzata ad abbellimento di natura amatoriale, configura un'occupazione abusiva di suolo pubblico a scopo di commercio, rientrante nella fattispecie prevista dall'articolo 3, comma 16, della legge n. 94 del 2002, che legittima il Sindaco ad ordinare l'immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura dell'esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni. Tale disciplina, volta a tutelare il paesaggio e il patrimonio storico-artistico, non incide in modo significativo sulla libertà di attività commerciale, realizzando un ragionevole bilanciamento tra i diversi interessi costituzionalmente rilevanti. L'eventuale natura estemporanea o le particolari modalità dell'occupazione, come l'assenza di stabile infissione al suolo dei manufatti, non escludono l'applicabilità della normativa regolamentare in materia di occupazione di suolo pubblico, la quale ricomprende ogni forma di occupazione, con o senza autorizzazione, senza distinzioni e limitazioni di sorta. L'ordinanza sindacale che richiama e dà attuazione alla predetta disciplina non fonda direttamente l'esercizio dell'attività sanzionatoria, ma rappresenta un atto di indirizzo applicativo della normativa primaria, la cui violazione legittima l'adozione dei provvedimenti sanzionatori.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/05/2017

N. 02197/2017REG.PROV.COLL.

N. 04265/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 4265 del 2016, proposto da:
Baghetto Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Rosalba Chiaradia, con domicilio eletto presso lo studio Rosalba (Studio Leg. Cla) Chiaradia in Roma, via Simeto, n. 12;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con il quale è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO – ROMA, SEZIONE II
TER
, n. 13583/2015, resa tra le parti, concernente la chiusura dell’…

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