Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22400 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22400PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti. La motivazione sull'esistenza delle esigenze cautelari può desumersi anche dal richiamo a precedenti provvedimenti, purché il giudice ne abbia fatto consapevolmente propria la valutazione, e può fondarsi sulla gravità e modalità di esecuzione del fatto, sulla personalità dell'indagato e sui suoi precedenti penali, in quanto espressivi di una concreta e attuale pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. VE. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 519/2009 TRIB. LIBERTA' di ANCONA, del 10/11/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHINDEMI Domenico;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO

Il Tribunale del riesame di Ancona, con ordinanza in data 10 novembre 2009, confermava l'ordinanza …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.