Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1359 del 2014

ECLI:IT:TARTOS:2014:1359SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47 del 1985 successivamente all'emanazione di un provvedimento di demolizione di opere abusive comporta la carenza di interesse del ricorrente alla decisione del ricorso avverso tale provvedimento, in quanto i provvedimenti repressivi precedentemente adottati perdono la loro efficacia, dovendo essere sostituiti o dal rilascio del permesso in sanatoria o dal rigetto della sanatoria stessa, imponendosi in ogni caso un riesame da parte dell'Amministrazione dell'abusività dell'opera al fine di valutarne la sanabilità. Pertanto, il ricorso avverso il provvedimento di demolizione deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse, senza necessità di esaminare nel merito le articolate censure proposte.

Sentenza completa

N. 02798/1998
REG.RIC.

N. 01359/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02798/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2798 del 1998, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Firenze, via Fra' ((omissis)), n. 21;

contro

Comune di Pietrasanta, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo Studio Associato Gracili in Firenze, via dei Servi, n. 38;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia

- dell'ingiunzione a demolire opere edili abusive, ordinanza n. 78/98, notificata in data 26.6.98, relativa "alla demol…

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