Il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, in quanto organo di indirizzo politico-amministrativo, è competente ad adottare ordinanze che dispongono limiti e divieti alla circolazione stradale sulle strade provinciali, in quanto tale competenza gli è espressamente attribuita dalla legge, senza che ciò violi il principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e funzioni di gestione amministrativa. Tale principio, pur costituendo un canone generale di organizzazione della pubblica amministrazione, non è inderogabile, e il legislatore provinciale, nell'esercizio della sua competenza primaria in materia di ordinamento degli uffici e del personale, può legittimamente prevedere che determinate funzioni amministrative rimangano in capo all'organo politico anziché essere trasferite alla dirigenza amministrativa. Le ordinanze che dettano limitazioni alla circolazione veicolare sono qualificabili come atti amministrativi generali, per i quali non sussiste l'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 13, comma 1, della legge n. 241 del 1990, neppure nei confronti di soggetti che si trovino in una posizione particolare rispetto alla misura adottata. Tali provvedimenti, espressione di ampia discrezionalità amministrativa, sono sindacabili in sede giurisdizionale solo per manifesta illogicità o irragionevolezza, dovendo il giudice limitarsi a verificare la congruità dell'istruttoria compiuta e l'assenza di palesi vizi logici, senza poter sostituire le proprie valutazioni a quelle dell'amministrazione. L'adozione di misure di limitazione del traffico veicolare sulla strada che conduce al lago di Braies, in un periodo di elevato afflusso turistico, risponde a esigenze di tutela della pubblica incolumità e della sicurezza stradale, che prevalgono sugli interessi economici dei privati operatori coinvolti, non potendosi ritenere sproporzionata o irragionevole la scelta di disporre la chiusura temporanea della strada, in assenza di soluzioni alternative ugualmente efficaci.