Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41497 del 9 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41497PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di cose di provenienza furtiva, in assenza di elementi probatori indicativi della riconducibilità del possesso alla commissione del furto, consente la configurazione del delitto di ricettazione, in quanto l'imputato ha l'onere di fornire una attendibile spiegazione dell'origine del possesso delle cose medesime, assolvendo non ad onere probatorio, bensì ad un onere di allegazione di elementi che potrebbero costituire l'indicazione di un tema di prova per le parti e per i poteri officiosi del giudice, e che comunque possano essere valutati dal giudice di merito secondo i comuni principi del libero convincimento. Il mero possesso ingiustificato di cose sottratte, in assenza di tale spiegazione, è sufficiente per la configurazione del reato di ricettazione, senza che sia necessario provare la consapevolezza dell'imputato della provenienza furtiva della merce, essendo sufficiente il dolo eventuale. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione di merito effettuata dai giudici di primo e secondo grado in ordine alla disponibilità dell'abitazione in cui è stata rinvenuta la merce di provenienza furtiva, in quanto tale accertamento rientra nella sfera di discrezionalità del giudice di merito e non può essere censurato in sede di legittimità, se adeguatamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fu. Do. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano, in data 17 febbraio 2004, di riforma della sentenza del Tribunale di Milano, in data 31 ottobre 2002;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Baglione Tindari,…

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