Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27993 del 19 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:27993PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, è sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, non essendo necessaria la dimostrazione della sua responsabilità definitiva. La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta dalla condotta di sostegno economico a favore di detenuti inseriti nell'associazione, dall'accettazione delle regole fissate dalla commissione provinciale di Cosa Nostra sul rispetto delle zone di influenza dei vari mandamenti mafiosi, nonché dal ruolo di finanziamento dell'associazione mafiosa svolto dall'indagato attraverso il versamento di denaro nelle casse della consorteria criminale a titolo di percentuale sui lavori che si era aggiudicato, non certo secondo le regole del libero mercato, ma proprio per mezzo della stessa. Integra il reato di partecipazione all'associazione il comportamento dell'imprenditore che mette consapevolmente la propria impresa a disposizione del sodalizio, di cui condivide metodi e obiettivi, onde rafforzarne il potere economico sul territorio di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUERDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/08/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ORSI Luigi;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore l'avv. (OMISSIS) insiste nell'accoglimento del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con l'ordinanza di cui in epigrafe il tribunale di Palermo, adito ex articolo 309, c.p.p., confermava l'ordinanz…

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