Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32626 del 16 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32626PEN

Massima

Massima ufficiale
La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis cod. pen. può essere dichiarata anche in presenza di reati legati dal vincolo della continuazione, istituto che non si identifica automaticamente con l'abitualità nel reato e che non comporta necessariamente la commissione di reati della stessa indole, considerato che il limite applicativo dell'art. 131-bis cod. pen. opera solo in relazione a reati espressione di una tendenza o inclinazione al crimine. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto immune da censure la decisione con cui il giudice di merito aveva applicato la causa di non punibilità con riguardo a due reati in continuazione - minaccia e tentata violenza privata - posti in essere in un unico contesto temporale, nei confronti della stessa parte lesa, da imputato incensurato, con condotta isolata nel tempo e scarsamente offensiva).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Asti nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 6/04/2017 del Tribunale di Asti;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persone del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa LOY ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di As…

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