Il vizio di incompetenza nell'adozione di un provvedimento amministrativo, quale l'autorizzazione paesaggistica, costituisce un vizio di carattere sostanziale e non meramente procedurale. Pertanto, nel caso in cui un titolo edilizio sia stato annullato per tale vizio di incompetenza, la successiva ripresentazione del progetto non può essere trattata ai sensi della normativa transitoria, ma deve essere esaminata alla luce della nuova disciplina legislativa in materia di tutela del paesaggio, che prevede limiti più stringenti per gli ampliamenti degli esercizi pubblici. L'autorizzazione paesaggistica, essendo finalizzata a valutare l'impatto dell'intervento sul paesaggio, rappresenta un presupposto necessario e autonomo rispetto al titolo edilizio, la cui mancanza determina l'illegittimità di quest'ultimo. La valutazione paesaggistica, in particolare per gli interventi in zone montane sopra i 1.600 m s.l.m., è rimessa alla competenza dell'autorità provinciale, non essendo sufficiente la mera valutazione comunale.