Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46382 del 21 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:46382PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nel valutare il fumus commissi delicti ai fini del sequestro preventivo, non può limitarsi alla sola astratta configurabilità del reato, ma deve esaminare in modo puntuale e coerente tutte le risultanze processuali, valutando anche le confutazioni e gli elementi offerti dalla difesa che possano influire sulla sussistenza del fumus del reato contestato. L'omissione di tale esame e la mancata adeguata motivazione in ordine alle deduzioni difensive integrano una violazione di legge rilevante in sede di ricorso avverso le misure cautelari reali. Il termine per la trasmissione degli atti al tribunale del riesame, previsto dall'art. 324 c.p.p., comma 3, ha natura meramente ordinatoria e non determina l'inefficacia del sequestro in caso di trasmissione tardiva, a differenza di quanto previsto per il termine di cui all'art. 309 c.p.p., comma 5.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - rel. Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), in proprio e quale legale rappresentante della s.r.l. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 14 giugno 2012 dal tribunale del riesame di Livorno;

udita nella udienza in camera di consiglio del 12 novembre 2013 la relazione fatta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv…

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