Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40267 del 10 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40267PEN

Massima

Generata da Simpliciter
L'applicazione di misure di prevenzione nei confronti di indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso richiede l'accertamento dell'attualità della pericolosità sociale del proposto, non essendo sufficiente il mero richiamo alla presunzione di stabilità del vincolo associativo. Tale accertamento deve essere effettuato sulla base di elementi concreti e specifici, desumibili dal caso di specie, senza che la presunzione possa costituire l'unico fondamento della valutazione di attualità della pericolosità. Il giudice è pertanto tenuto a esaminare attentamente tutti gli elementi di fatto, anche quelli favorevoli al proposto, quali precedenti assoluzioni, datazione delle ultime condotte delittuose, consistenza indiziaria dei provvedimenti cautelari, nonché la durata della detenzione in corso, al fine di verificare concretamente la persistenza di indici rivelatori della pericolosità sociale attuale. Inoltre, il provvedimento applicativo della misura di prevenzione deve contenere una adeguata motivazione anche in ordine alle modalità e alla durata della misura stessa, nonché alle eventuali prescrizioni accessorie imposte, come il versamento di una cauzione o il divieto di detenere apparati di comunicazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 15/11/2017 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Presidente Dott. CAPOZZI ANGELO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. FIMIANI PASQUALE che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso in data 15 novembre 2017, la Corte d'appello di Catanzaro ha confermato la decisione del locale Tribunale che aveva applicato a (OMISSIS) la misura di prevenzione della sorveglianza speci…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.