Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46192 del 14 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:46192PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza della circostanza attenuante della lieve entità del fatto prevista dall'art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309/1990 in relazione ai reati concernenti sostanze stupefacenti, deve effettuare una valutazione globale di tutti gli indici normativamente rilevanti, senza poter utilizzare in modo alternativo e scollegato i singoli elementi indicativi, ma dimostrando di avere vagliato tutti gli aspetti pertinenti e spiegando le ragioni per le quali la carica negativa di un determinato elemento non possa ritenersi bilanciata da altri eventuali fattori indicativi di una ridotta offensività del fatto. In particolare, il giudice deve considerare sia gli elementi concernenti l'azione, come il grado di inserimento dell'imputato nel mercato illecito, sia quelli relativi all'oggetto materiale del reato, come il quantitativo di sostanza stupefacente sequestrata, pervenendo a una valutazione complessiva che escluda la possibilità di ritenere la condotta come di lieve entità laddove tali elementi, singolarmente o nel loro insieme, dimostrino l'effettiva gravità della lesione al bene giuridico protetto. La motivazione della decisione deve, pertanto, dar conto di tale percorso valutativo, senza poter prescindere dall'esame di tutti gli aspetti normativamente rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/01/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DAWAN DANIELA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PERELLI SIMONE, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) che riportandosi ai motivi del ricorso …

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