Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39909 del 26 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39909PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato può essere integrato anche dalla mera consapevolezza e accettazione del contributo altrui, senza necessità di un apporto materiale diretto, purché il soggetto abbia la possibilità di impedire l'evento e non lo faccia. Pertanto, il giudice di merito può ritenere sussistente il concorso morale nel reato di rapina anche nei confronti di chi, pur non partecipando materialmente all'azione delittuosa, si trovi in una posizione di soggezione rispetto all'autore principale e non si adoperi per impedire la commissione del fatto, qualora tale condotta omissiva sia espressione di una volontà di adesione all'iniziativa criminosa. La valutazione della sussistenza e della rilevanza del contributo morale rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non presenti profili di manifesta illogicità o irrazionalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS) nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza 2199/2011 della Corte d'appello di Torino, 2 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Riello Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

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