Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34583 del 19 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:34583PEN

Massima

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Il riconoscimento della continuazione tra reati richiede l'accertamento di una comune cornice deliberativa, che non può essere desunta automaticamente dalla mera appartenenza dell'agente a un'associazione per delinquere di stampo mafioso. Infatti, la continuazione tra il reato associativo e i singoli reati-fine può essere riconosciuta solo qualora il giudice verifichi che questi ultimi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali al momento dell'adesione dell'imputato al sodalizio criminoso. A tal fine, il giudice deve valutare una pluralità di indizi, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché il fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali. Tuttavia, la mera presenza di tali indizi, singolarmente considerati, non è di per sé sufficiente a dimostrare l'esistenza di una programmazione unitaria, essendo necessario che essi, valutati complessivamente, consentano di formulare un giudizio di elevata probabilità o di spiccata verosimiglianza circa l'effettiva sussistenza di una medesima risoluzione criminosa. Pertanto, il riconoscimento della continuazione tra reati non può fondarsi su una mera inclinazione a delinquere o su un generico programma di attività delittuosa, ma richiede l'accertamento di una specifica progettazione criminosa, già presente nella mente dell'agente almeno a grandi linee al momento della commissione del primo reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, quale giudice dell'esecuzione, in data 26/10/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GIORGIO POSCIA;
letta le conclusioni con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MARINELLI FELICETTA " ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanz…

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