Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1550 del 11 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1550PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere ex art. 416 c.p. richiede la prova di un accordo criminoso stabile e duraturo tra i partecipi, finalizzato alla commissione di una pluralità indeterminata di reati, che si differenzia dal mero concorso di persone nel reato continuato per la permanenza dell'affectio societatis anche dopo la realizzazione dei singoli reati-scopo. Pertanto, la mera commissione di reati, anche in forma continuata, non è sufficiente a integrare gli elementi costitutivi dell'associazione per delinquere, essendo necessaria la dimostrazione di un vincolo associativo stabile e di un programma criminoso comune, che non può essere desunto in via presuntiva dalla sola esistenza di riunioni tra gli indagati o dalla loro posizione privilegiata nell'accesso a informazioni riservate. L'accertamento della sussistenza dell'associazione per delinquere richiede un'approfondita analisi degli elementi indiziari, che non può limitarsi a una mera sommatoria di indizi relativi a singoli reati, ma deve evidenziare in modo chiaro e logico l'effettiva esistenza di un vincolo associativo e di un programma criminoso comune, nonché il contributo causale del singolo partecipante al mantenimento e al rafforzamento dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TE. Mi., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 29.05.2007 dal Tribunale di Campobasso sezione riesame nel procedimento incidentale di riesame di ordinanza applicativa della custodia cautelare carceraria adottata il 10.5.2007 dal G.I.P. del Tribunale di Larino;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. Giacomo Paoloni;

udito il Pubblico Ministero in persona de…

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