Il rigetto dell'istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione, in assenza di una valutazione completa e approfondita della situazione del richiedente, viola il diritto al lavoro e alla libera circolazione sanciti dalla Convenzione OIL ratificata in Italia, in quanto preclude ingiustificatamente la possibilità per lo straniero di continuare a soggiornare legalmente nel territorio nazionale nella fase di ricerca di un'occupazione. L'Amministrazione è tenuta a valutare con particolare attenzione le concrete circostanze personali e lavorative del richiedente, considerando la sua pregressa attività lavorativa, le concrete prospettive occupazionali, nonché ogni altro elemento utile a verificare la sussistenza dei presupposti per il rinnovo del permesso di soggiorno, al fine di garantire il rispetto dei diritti fondamentali dello straniero e assicurare una decisione proporzionata e ragionevole. Il mancato rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione, in assenza di una adeguata istruttoria e motivazione, si pone in contrasto con i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché con il diritto dello straniero a vedersi riconosciuta una posizione giuridica tutelata, in linea con gli obblighi internazionali assunti dallo Stato italiano.