Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2420 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2420PEN

Massima

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Il reato di calunnia si configura quando una persona, rivolgendosi in qualsiasi forma all'autorità giudiziaria o ad altra autorità avente l'obbligo di riferire alla prima, espone fatti costituenti reato, addebitandoli a carico di una persona di cui conosce l'innocenza, senza che sia necessaria una denuncia in senso formale. L'elemento materiale del reato di calunnia è integrato dalle false accuse di corruzione rivolte da un soggetto nei confronti di un pubblico ufficiale, in quanto questi ultimi hanno il dovere di portare a conoscenza dell'autorità giudiziaria circostanze potenzialmente costituenti ipotesi di reato. Le dichiarazioni accusatorie rese da un soggetto già indagato non sono soggette a inutilizzabilità processuale ai sensi dell'art. 63 c.p.p., comma 1, in quanto tale norma tutela chi ha già commesso un reato, esentandolo dall'obbligo di rivelare fatti dimostrativi della sua responsabilità, e non chi commette il reato proprio mediante le dichiarazioni in questione, come nel caso di calunnia, favoreggiamento personale o falsa testimonianza. La valutazione della responsabilità penale, della congruità del trattamento sanzionatorio e del diniego delle attenuanti generiche rientra nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione non deve essere meramente apparente o manifestamente illogica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2231/2008 CORTE APPELLO di MILANO, del 03/11/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA Lina;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissis)), il quale ha chiesto l'a…

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