Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 5483 del 1 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5483PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare deve essere adeguatamente motivato, sia in relazione alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, sia in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari. La mera elencazione di elementi indiziari, senza una chiara e specifica indicazione del loro contenuto e del loro rilievo indiziante a carico dell'indagato, nonché la generica deduzione delle esigenze cautelari, senza una puntuale descrizione della personalità dell'indagato e delle concrete ragioni che giustificano l'adozione della misura, integrano un vizio di motivazione che comporta l'annullamento del provvedimento con rinvio al giudice per un nuovo esame. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura cautelare, è tenuto a prendere in considerazione e a confutare le specifiche contestazioni sollevate dall'indagato nella richiesta di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. FOTI G. - rel. Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 34/2012 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 02/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

lette/sentite le conclusioni del PG, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale di L'Aquila, del 2 febbraio 2012, che ha respinto la richiesta di riesame dell'…

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