Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42311 del 15 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:42311PEN

Massima

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Il procedimento disciplinare a carico del detenuto deve rispettare i termini perentori previsti dal Regolamento penitenziario per la contestazione dell'addebito e l'audizione dell'incolpato, pena l'invalidità di tutti i provvedimenti successivi. Tuttavia, la legge non fissa un termine specifico per la comunicazione del provvedimento disciplinare, che deve comunque avvenire tempestivamente. Le questioni relative al merito della contestazione disciplinare e alla motivazione del provvedimento non sono sindacabili in sede di ricorso per cassazione, in quanto costituiscono motivi non consentiti dalla legge. L'inosservanza dei termini perentori del procedimento disciplinare, se dedotta con i motivi di reclamo, determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 606, comma 3, c.p.p., in quanto violazioni non dedotte in sede di reclamo. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, valutato il contenuto dei motivi e in assenza di esclusione della colpa nella proposizione dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. VI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 13/03/2007 GIUD. SORVEGLIANZA di VITERBO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO MASSIMO;

Letta la requisitoria del Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, in persona del Dott. ((omissis)), sostituto procuratore generale della Repubblica, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle sp…

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