Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 34227 del 16 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34227PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere aggravata anche in presenza di un precedente provvedimento applicativo della stessa misura, qualora sopravvengano nuovi elementi di fatto, anche precedenti al giudicato ma non valutati, che comportino un giudizio di maggiore gravità della pericolosità sociale del soggetto e di inadeguatezza delle misure precedentemente adottate. Il principio del "ne bis in idem" non impedisce la rivalutazione della pericolosità ai fini dell'applicazione di una nuova o più grave misura di prevenzione, in quanto la preclusione del giudicato opera "rebus sic stantibus". Il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento di applicazione o aggravamento della misura di prevenzione si limita alla verifica della rispondenza degli elementi esaminati ai parametri legali vincolanti per l'applicazione della singola misura, senza poter sindacare i criteri valutativi adottati dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

TR. DO. N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 24/2009 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 11/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

lette/sentite le conclusioni del PG: di rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Reggio Calabria, Sezione Misure di prevenzione, con decreto del 11 giugno 2010, ha parzialmente riformato il decreto del 19 dicembre 2008 del Tribunale d…

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