Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 13140 del 24 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:13140CIV

Massima

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La sottoscrizione di un atto amministrativo mediante un segno grafico non autografo non ne determina la nullità, purché sia possibile desumere la provenienza dell'atto dall'organo competente. Infatti, l'autografia della sottoscrizione non costituisce un requisito essenziale di validità dell'atto amministrativo, essendo sufficiente che sia comunque identificabile il soggetto che lo ha emanato e la sua appartenenza all'ufficio preposto. Pertanto, la mera circostanza che la firma apposta sull'atto non sia autografa non comporta di per sé l'invalidità dell'atto, qualora sia comunque possibile risalire alla sua provenienza dall'amministrazione competente. In tali casi, la notifica effettuata dal messo nominato con tale atto deve ritenersi valida, non potendo essere considerata nulla per il solo difetto di autografia della sottoscrizione, purché sia comunque accertabile la riferibilità dell'atto all'ufficio che lo ha emanato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CICALA Mario - Presidente

Dott. BOGNANNI Salvatore - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

Dott. CARACCIOLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. COSENTINO Antonello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 4614/2013 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) SPA, in persona dell'Amministratore delegato, elettivamente domiciliata …

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