Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17625 del 22 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17625PEN

Massima

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La violazione degli obblighi imposti con un decreto di sottoposizione a una misura di prevenzione, anche se la misura stessa potrebbe essere successivamente dichiarata illegittima, integra il reato previsto dalla Legge n. 1423 del 1956, art. 9, in quanto la revoca o l'annullamento del decreto operano ex tunc, cioè dal momento dell'emanazione della misura, solo quando sono pronunciati per motivi di legittimità, mentre hanno efficacia ex nunc, cioè dal momento della rispettiva emanazione, quando conseguono a sopraggiunte situazioni che fanno venir meno la pericolosità sociale del prevenuto. Pertanto, restando fermi gli effetti dell'originario decreto sino alla sua rimozione, la violazione degli obblighi con esso imposti, commessa antecedentemente alla revoca, integra il reato di cui all'art. 9 della Legge n. 1423 del 1956. Tale principio è analogo a quello applicato in tema di evasione dagli arresti domiciliari, per la quale la sussistenza del reato consegue alla violazione formale degli obblighi, indipendentemente dall'esito successivo del processo, salvo il caso in cui lo stato di detenzione risulti carente dei presupposti di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 291/2013 del 29/8/2013 del TRIBUNALE DEL RIESAME DI TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MASSIMO GALLI che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.

CONSIDERATO IN FATTO

(OMISSIS) propone ricorso con atto a firma del …

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