Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6909 del 22 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6909PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere applicata nei confronti di un soggetto indiziato di appartenere ad un'associazione mafiosa, sulla base di un consistente quadro indiziario che dimostri tale appartenenza, anche in assenza di condanna definitiva. Tuttavia, ai fini dell'applicazione di tale misura, è necessario che la pericolosità sociale del proposto sia attuale al momento dell'adozione del provvedimento, non essendo sufficiente la mera prova di precedenti rapporti con l'associazione criminale. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare la persistenza di elementi sintomatici e rivelatori dell'attuale inserimento del soggetto nel tessuto mafioso, non potendo basarsi esclusivamente su dichiarazioni di collaboratori di giustizia relative a condotte risalenti nel tempo, in assenza di ulteriori riscontri. Inoltre, qualora emerga che il proposto sia stato estromesso dall'associazione mafiosa in epoca remota rispetto al giudizio di prevenzione, il giudice deve motivare in modo puntuale sulla permanenza della pericolosità sociale, non potendo presumerla in via automatica. La misura patrimoniale della confisca, invece, può essere applicata anche in assenza di una condanna definitiva, purché il giudice accerti che i beni confiscati siano il frutto di attività illecite o siano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati e alle attività economiche svolte dal proposto e dai suoi familiari al momento degli acquisti, senza che sia necessario dimostrare un nesso di pertinenzialità diretta tra i beni e l'attività criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Ros - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 61/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 09/10/2013;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio di a.c.r. limitatamente a misure prev. personale per (OMISSIS); rigetto nel resto; inammissibile il ricorso di (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 9.10.2013 la Corte d'Appello di Palermo confermava il decreto del 20/23.2.2012 del l…

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