Il Comune può disporre lo sgombero di un alloggio popolare anche se di proprietà di altro ente, in virtù dei poteri conferiti dall'art. 54, commi 4 e 4-bis, del d.lgs. n. 267/2000 e dagli artt. 6 e 7 della l.r. Sicilia n. 1/1992. Tuttavia, l'esercizio di tali poteri extra ordinem è subordinato all'adeguata motivazione in ordine alla sussistenza delle specifiche situazioni di degrado o di isolamento che favoriscono l'insorgere di fenomeni criminosi, di danneggiamento del patrimonio pubblico o privato, o che ne impediscono la fruibilità e determinano lo scadimento della qualità urbana, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. a) e b), del D.M. 5 agosto 2008. In mancanza di tale motivazione, il provvedimento di sgombero è illegittimo per difetto di istruttoria e di adeguata motivazione. L'Amministrazione comunale, pertanto, è tenuta a riesaminare la fattispecie, motivando in modo puntuale la sussistenza dei presupposti per l'esercizio dei poteri extra ordinem, in conformità ai principi di cui agli artt. 3 e 97 della Costituzione.