Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32747 del 23 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32747PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto ad applicare i medesimi criteri rigorosi richiesti per il giudizio di merito, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Pertanto, la valutazione degli indizi di colpevolezza per l'emissione di una misura cautelare deve essere condotta con minor rigore rispetto a quanto avviene nell'ambito del giudizio di condanna, essendo sufficiente che gli elementi probatori, nel loro complesso, siano idonei a giustificare un giudizio di elevata probabilità in ordine alla sussistenza del reato e alla responsabilità dell'indagato. Inoltre, il sindacato di legittimità sulla motivazione relativa alla sussistenza delle esigenze cautelari è limitato alla verifica della manifesta illogicità o irragionevolezza della stessa, senza poter sindacare la sufficienza e la razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Infine, la gravità della misura cautelare applicata non può essere censurata sulla base della sola entità delle lesioni riportate dalla persona offesa, essendo necessario valutare complessivamente la gravità dei fatti, con riferimento anche alle modalità dell'azione e alla localizzazione delle ferite in zone vitali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3366/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 21/11/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di (OMISSIS) propone ricorso per cassazione contro l'ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Roma, in data 21 novembre 2013, che ha c…

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