Il termine breve per l'impugnazione in cassazione di un provvedimento della Corte d'appello sulla domanda di equa riparazione ex legge n. 89 del 2001 decorre dalla data di notificazione del provvedimento, anche se effettuata su richiesta della parte vittoriosa, e non dalla mera comunicazione dello stesso da parte della cancelleria. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto oltre il termine di sessanta giorni dalla notificazione del provvedimento è inammissibile per tardività, non rilevando che la notificazione sia stata richiesta dalla parte vittoriosa anziché dalla parte soccombente. La formulazione del motivo di ricorso per revocazione avverso l'ordinanza della Corte di cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso per cassazione deve rispettare i requisiti di cui all'art. 366-bis c.p.c., con l'indicazione specifica, chiara ed immediatamente intelligibile del fatto che si assume avere costituito oggetto dell'errore e l'esposizione delle ragioni per cui l'errore presenta i requisiti previsti dall'art. 395 c.p.c., a pena di inammissibilità del ricorso.