Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36955 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36955PEN

Massima

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Il mutamento della qualificazione giuridica del fatto in senso favorevole all'imputato, operato in sede di sentenza di condanna di primo o secondo grado, non incide retroattivamente sulla determinazione dei termini di durata massima della custodia cautelare relativi alla fase processuale conclusasi con tale pronuncia. I termini di custodia cautelare per ciascuna fase del procedimento vanno infatti commisurati in relazione alla contestazione originaria, senza che la diversa valutazione o qualificazione dei fatti operata nel dispositivo della sentenza di condanna possa determinare una rideterminazione retroattiva di tali termini. Ciò in quanto il computo dei termini cautelari è regolato dall'art. 303 c.p.p. in relazione alle singole fasi processuali, secondo un criterio di autonomia di ciascuna di esse, sicché la modifica della qualificazione giuridica del fatto in senso favorevole all'imputato rileva solo ai fini della commisurazione della custodia cautelare per la fase successiva, ma non opera retroattivamente sui termini di custodia della fase processuale cui si riferisce la pronuncia. Pertanto, anche qualora il giudice di merito, all'esito del giudizio di primo o secondo grado, escluda un'aggravante contestata in origine e riqualifichi il fatto in termini più favorevoli all'imputato, ciò non determina una riduzione retroattiva dei termini cautelari di fase previsti per il giudizio di primo grado, dovendo questi essere computati in relazione alla contestazione originaria, senza che rilevi il contenuto del dispositivo della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/03/2021 del TRIBUNALE DEL RIESAME di PALERMO udita la relazione svolta dal Consigliere MATILDE BRANCACCIO;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale PAOLA FILIPPI che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del Riesame di Palermo, decidendo ai sensi dell'articolo 310 c.p.p., ha confermato l'ordinanza della Corte d'Appello di Palermo con cui e' stata rigettata l&#…

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