Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40045 del 26 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40045PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca, disposta ai sensi della Legge n. 575 del 1965, articolo 2 ter, può essere revocata ex tunc solo in presenza di nuovi elementi fattuali, non valutati nel provvedimento genetico, idonei a dimostrare l'insussistenza originaria dei presupposti legittimanti la misura, quali l'assenza di sproporzione tra il valore dei beni confiscati e le risorse economiche del proposto all'epoca del loro acquisto, ovvero l'estraneità degli stessi a un'attività illecita accertata. Il procedimento di revoca, disciplinato dalla Legge n. 1423 del 1956, articolo 7, comma 2, è soggetto al regime delle impugnazioni previsto dall'articolo 4, commi 9, 10 e 11 della medesima legge, per cui il relativo provvedimento è impugnabile con ricorso per cassazione ammesso solo per violazione di legge, essendo precluso il sindacato sul merito della valutazione giudiziale. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare la congruità della motivazione in ordine alla ritenuta sproporzione tra il valore dei beni confiscati e le risorse economiche del proposto, né la valutazione circa la provenienza illecita dei beni, già definitivamente accertata nel provvedimento genetico della misura, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto n. 248/2011 della Corte di appello di Napoli in data 10/05/2012;

Letti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Antonella Patrizia Mazzei;

lette le conclusioni il Pubblico Ministero presso questa Corte di cassazione, in persona del sostituto procuratore generale, Dr. Volpe Giuseppe, il quale ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, c…

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