Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Emidio Filardi e ditta Perruolo Felice contro il Comune di Lauria, ha affermato il seguente principio di diritto: La distanza minima prescritta dalla normativa regionale vigente al momento del rilascio della concessione edilizia per la realizzazione di un impianto pubblico di distribuzione carburanti deve essere rispettata anche in relazione ad altri impianti già autorizzati sulla medesima direttrice stradale, a prescindere dalla tipologia di carburanti distribuiti. Pertanto, il Comune non può rilasciare una concessione edilizia per un nuovo impianto di distribuzione carburanti qualora la distanza dallo stesso rispetto ad un impianto già autorizzato risulti inferiore al minimo previsto dalla legge, anche se i carburanti distribuiti dai due impianti non siano identici. L'Amministrazione comunale, nell'esaminare l'istanza di rilascio della concessione edilizia, ha il dovere di verificare il rispetto della distanza minima legale tra gli impianti, al fine di evitare l'illegittimità del provvedimento autorizzativo e il conseguente risarcimento del danno in favore del soggetto pretermesso. Il mancato rispetto della distanza minima legale tra impianti di distribuzione carburanti, accertato in sede di consulenza tecnica d'ufficio, comporta l'infondatezza della domanda risarcitoria proposta dal soggetto escluso, in quanto l'Amministrazione ha legittimamente esercitato il proprio potere discrezionale nel diniego del titolo edilizio.