Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 827 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:827SENB

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, già oggetto di precedente ordinanza, non perde la sua efficacia per il solo fatto che sia stata presentata un'istanza di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001, il cui esito negativo comporta il riacquisto dell'efficacia dell'originario provvedimento demolitorio. Pertanto, il Comune, nel caso di rigetto definitivo della domanda di sanatoria, può legittimamente reiterare l'ordine di demolizione, limitandosi a rettificare il termine per l'ottemperanza, senza che ciò configuri un nuovo provvedimento autonomamente impugnabile. In tal caso, i profili di doglianza sollevati dal ricorrente costituiscono motivi valutabili unicamente in sede di giudizio di revocazione della sentenza che ha definitivamente respinto la domanda di sanatoria, essendo precluso il ricorso avverso il mero provvedimento di reiterazione dell'ordine di demolizione per violazione del principio del ne bis in idem.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/03/2023

N. 00827/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00197/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 197 del 2023, proposto da -OMISSIS-n.q. di esercente la potestà genitoriale sulla minore ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Paceco, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

dell’Associazione Italiana per il World Wide Fund For Nature (WWF ((omissis))), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, n…

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