Il provvedimento amministrativo di annullamento d'ufficio di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) edilizia, adottato oltre il termine di trenta giorni dalla presentazione della SCIA ma entro il termine di diciotto mesi previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, è legittimo qualora sia motivato in modo adeguato sulla base dell'accertata mancanza dei requisiti igienico-sanitari inderogabili stabiliti dalla normativa di settore, in particolare in materia di illuminazione e aerazione naturale diretta dei locali, senza che l'amministrazione sia tenuta a una specifica valutazione dell'affidamento del privato, il quale è recessivo rispetto alle preminenti esigenze di tutela della salute pubblica. Il principio della scissione degli effetti della notificazione, in base al quale la comunicazione del provvedimento al destinatario non incide sul rispetto del termine di legge per l'adozione dell'atto, trova applicazione anche nell'ambito del diritto amministrativo sostanziale, con riferimento ai provvedimenti inibitori adottati in materia di SCIA edilizia. Pertanto, il termine di diciotto mesi per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio decorre dalla data di adozione del provvedimento e non dalla sua comunicazione all'interessato.