Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 318 del 2023

ECLI:IT:TARFVG:2023:318SENT

Massima

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Il Comune, in qualità di ente proprietario della strada, può istituire con ordinanza dirigenziale divieti di sosta permanenti in relazione alle esigenze della circolazione o alle caratteristiche strutturali della strada, a seguito di un'adeguata istruttoria che valuti in modo ragionevole e proporzionato il bilanciamento tra l'interesse pubblico alla sicurezza stradale e gli interessi privati dei residenti, senza che il Giudice amministrativo possa sindacare nel merito le scelte discrezionali dell'Amministrazione, purché le stesse siano state adottate nel rispetto dei principi di completezza istruttoria, proporzionalità e ragionevolezza. La discrezionalità tecnica esercitata dall'Amministrazione nell'adozione di provvedimenti limitativi della circolazione veicolare è sindacabile in sede di legittimità solo nei limiti del corretto esercizio dei poteri affidati, ovvero quando il risultato raggiunto si collochi al di fuori dei limiti di naturale elasticità sottesi al concetto giuridico indeterminato applicato, risultando in tutto o in parte inattendibile. Pertanto, le valutazioni tecniche dell'Amministrazione, anche se contrastanti con perizie di parte, non sono censurabili in sede giurisdizionale se adeguatamente motivate e sorrette da un'istruttoria completa. L'Amministrazione, nel bilanciare l'interesse pubblico alla sicurezza stradale e gli interessi privati dei residenti, può legittimamente istituire divieti di sosta permanenti, anche a fronte di una limitata riduzione del numero di parcheggi disponibili, purché tale sacrificio risulti strettamente necessario e proporzionato alle esigenze di circolazione emerse dall'istruttoria, senza che possa ravvisarsi un asservimento di un'area pubblica ad un interesse privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/10/2023

N. 00318/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00014/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14 del 2023, proposto dai signori Hanna Latini ed Emilio Quinzi, rappresentati e difesi dall'avvocato Pietro Becci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Gorizia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Stefano Piccoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Michela Valenti, rappresentata e difesa dall'avvocato Gianluca Teat, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

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