La modifica non autorizzata della destinazione d'uso di un immobile, con la trasformazione di locali originariamente adibiti a magazzino in locale destinato ad attività di pubblico spettacolo (discoteca), comporta l'inapplicabilità della disciplina di cui all'art. 26 della legge n. 47 del 1985 relativa agli interventi di modifica di locali preesistenti, in quanto si configura un intervento di ristrutturazione edilizia soggetto all'obbligo di preventiva autorizzazione. Inoltre, il mancato rispetto dei parametri regolamentari relativi all'altezza minima dei locali destinati ad attività che comportano la presenza di persone, vigenti al momento dell'adozione dell'ordine di demolizione, costituisce un ulteriore elemento ostativo all'applicazione della citata disciplina agevolativa, in quanto la verifica della legittimità dell'atto amministrativo deve essere effettuata con riferimento alla normativa in vigore al tempo dell'emanazione dello stesso (tempus regit actum). Ne consegue la legittimità dell'ordine di demolizione e ripristino della destinazione d'uso originaria, non potendo trovare applicazione la previsione di cui all'art. 7 della legge n. 47 del 1985 in tema di acquisizione gratuita dell'opera abusiva, in quanto tale effetto è meramente eventuale e successivo all'inottemperanza all'ordine di ripristino.