Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31519 del 23 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:31519PEN

Massima

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La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i delitti aggravati ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., può essere superata solo dalla prova, offerta dall'interessato, di elementi da cui desumere l'affievolimento o la cessazione di ogni esigenza cautelare, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo dalla commissione del fatto o l'osservanza puntuale delle prescrizioni della misura. Il giudice, tuttavia, è tenuto a valutare l'incidenza del tempo trascorso sulla sussistenza e attualità delle esigenze cautelari, anche in assenza di una dissociazione espressa dell'indagato dal sodalizio criminale, dovendo motivare puntualmente in ordine a tale elemento, specie quando intercorra un considerevole lasso di tempo tra l'emissione della misura e i fatti contestati. La sottoposizione dell'indagato al regime detentivo differenziato di cui all'art. 41-bis ord. penit., anche se successivamente revocato, non esclude di per sé la configurabilità delle esigenze cautelari, in quanto tale regime mira a recidere i collegamenti con l'esterno, senza impedire contatti intersoggettivi potenzialmente forieri di occasioni di reiterazione del reato. Pertanto, la revoca di tale regime non può essere considerata elemento sufficiente a vincere la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, dovendo il giudice valutare complessivamente la pericolosità sociale dell'indagato sulla base di tutti gli elementi rilevanti, tra cui la sua pregressa e attuale condotta criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/10/2021 del Tribunale di Catania in funzione di riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, Dott. Gaeta P., che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Catania in funzione di riesame, ha rigettato l'appello proposto, ai sensi dell'articolo 310 c.…

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