Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2649 del 21 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:2649PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale sussiste quando l'imprenditore, in stato di insolvenza, distrae beni aziendali a danno dei creditori, anche in assenza di un nesso causale diretto tra la distrazione e la dichiarazione di fallimento. Infatti, ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che la condotta distrattiva abbia cagionato il depauperamento del patrimonio dell'impresa, destinando le risorse ad impieghi estranei alla sua attività, a prescindere dalle ragioni che hanno determinato lo stato di insolvenza. L'elemento soggettivo del dolo è integrato dalla consapevolezza dello stato di insolvenza da parte dell'imprenditore o del concorrente extraneus, anche in assenza di una gestione particolarmente diligente della cassa aziendale. La cessione dell'azienda senza incassare il corrispettivo integra il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, anche qualora il cessionario abbia assunto i debiti della società fallita verso i dipendenti, trattandosi di pagamenti preferenziali non consentiti in violazione della par condicio creditorum. La valutazione sulla congruità del prezzo di cessione non è decisiva ai fini della configurabilità del reato, essendo sufficiente l'accertamento dell'assenza di un effettivo pagamento del corrispettivo. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è ulteriormente sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2119/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del 02/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per (OMISSIS).
FATTO E DIRITTO
Propongono ricorso per cassazione (OMISSIS) e (OMISSIS) avverso la sentenza …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.