Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31349 del 22 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:31349PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare il bilanciamento tra le circostanze attenuanti e aggravanti, deve tenere conto del principio di proporzionalità della pena, in base al quale la sanzione deve essere adeguata all'offesa commessa, anche attraverso l'applicazione delle circostanze. Pertanto, il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 sulla recidiva reiterata specifica, previsto dall'art. 69, comma 4, c.p., è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo, in quanto realizza una deroga irragionevole a tale principio, determinando una eccessiva divaricazione tra le cornici edittali previste per il reato circostanziato e per la fattispecie base. Di conseguenza, il giudice di merito, nel riesaminare il bilanciamento tra le circostanze, dovrà valutare la prevalenza o l'equivalenza dell'attenuante di cui all'art. 73, comma 5, D.P.R. n. 309/1990 sulla recidiva, alla luce del principio di proporzionalità della pena, al fine di determinare la sanzione più adeguata al caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 76/2009 CORTE APPELLO di LECCE SEZ. DIST. di TARANTO, del 11/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/06/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis))CO BLAIOTTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore l'Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ric…

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