Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19629 del 18 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19629PEN

Massima

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Il falso materiale in atto pubblico commesso da privato, in assenza di elementi che facciano apparire come necessaria la consapevole partecipazione di un soggetto investito di qualifica pubblicistica, è punibile con la pena massima di quattro anni di reclusione ed è soggetto alla prescrizione massima di sette anni e sei mesi, decorsa la quale il reato è estinto. Il falso materiale in atto pubblico commesso da privato si configura quando le ricevute in questione sono in tutto materialmente false o, se vere nel senso che le raccomandate erano state effettivamente ricevute dall'ufficio postale, sono state materialmente alterate nella data. In tali casi, una volta esclusa la partecipazione del soggetto erroneamente ritenuto investito della qualifica pubblicistica, il reato non può che essere qualificato come falso materiale in atti pubblici commesso da privato, punibile con la pena massima di quattro anni di reclusione, attesa la concessione delle attenuanti generiche che elide la rilevanza dell'aggravante correlata alla ritenuta attribuibilità di atti fidefacienti alle ricevute in questione. Tale reato è soggetto alla prescrizione massima di sette anni e sei mesi, decorsa la quale il reato è estinto, senza che rilevi la questione di costituzionalità della Legge n. 251 del 2005, articolo 10, comma 3, in relazione all'articolo 117 Cost.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1788/2003 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 19/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/04/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo, che ha chiesto che fosse sollevata questione di legittimita' costituzionale della Legge n. 251 del 2005, articolo 10, comma 3, in relazione all'artic…

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