Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29659 del 26 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29659PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata a soggetti ritenuti socialmente pericolosi sulla base di elementi concreti e attuali che dimostrino il perdurante inserimento dell'individuo in un contesto criminale organizzato, anche in assenza di recenti condotte delittuose, purché sia accertata l'attualità della pericolosità sociale. Il giudizio di pericolosità sociale deve fondarsi su elementi probatori specifici e non può basarsi esclusivamente su precedenti penali o giudiziari, ma deve essere supportato da elementi concreti che dimostrino il mantenimento di stabili collegamenti con l'associazione criminale di riferimento, come l'assunzione di ruoli di rilievo all'interno del sodalizio, la disponibilità di armi, la partecipazione a riunioni e la concreta operatività del gruppo. Inoltre, ai fini della confisca di prevenzione, il giudice deve accertare la sproporzione tra il valore dei beni posseduti dal soggetto e i redditi dichiarati, desumendo l'illecita provenienza dei beni dalla mancanza di giustificazione della capacità economica del proposto. Tuttavia, il terzo estraneo al procedimento di prevenzione, pur potendo rivendicare la proprietà effettiva dei beni confiscati, non può contestare i presupposti per l'applicazione della misura nei confronti del proposto, essendo privo di un interesse diretto e concreto in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS A. M - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1) (OMISSIS), n. ad (OMISSIS);
2) (OMISSIS) n. ad (OMISSIS);
avverso il decreto emesso in data 2/5/2019 dalla Corte d'Appello di Catania;
Visti gli atti, il decreto impugnato e i ricorsi;
udita la relazione del Cons. Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del Sost. Proc.Gen., Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'impugnato decreto la Corte d'Appello di Catania rigettava l'appello interp…

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