La realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso di costruire o in totale difformità da esso, su suoli di proprietà pubblica, comporta l'applicazione della sanzione demolitoria e ripristinatoria prevista dall'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001, quale unico ed esclusivo rimedio sanzionatorio, senza che l'amministrazione sia tenuta a valutare l'interesse pubblico alla conservazione dell'opera abusiva. L'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, preceduto da una mera diffida al responsabile dell'abuso, ha carattere vincolato e non richiede una specifica motivazione o la comparazione degli interessi in gioco. Tuttavia, qualora l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di usi civici sia stato trasferito ai comuni in forma associata, ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 29/2009, il provvedimento di decadenza dalla concessione di pascolo, adottato dal singolo comune, è illegittimo per difetto di competenza.