Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8072 del 1 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8072PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata si configura quando la condotta dell'agente, attraverso l'utilizzo di minacce idonee a suscitare timore e a costringere la vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale, mira all'ingiusto profitto, a prescindere dall'effettivo conseguimento dello stesso o dall'effettiva realizzazione del danno temuto dalla parte offesa. L'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991 si applica quando il reato è commesso avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. o al fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose, a prescindere dalla partecipazione dell'agente al sodalizio criminoso. Il reato continuato richiede la prova di un disegno criminoso unitario, che non può essere desunto dalla mera reiterazione della condotta o dall'analogia dei reati, essendo necessaria l'allegazione di elementi concreti che dimostrino la medesimezza del proposito delittuoso. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, essendo sufficiente che la motivazione faccia riferimento a dati oggettivi o soggettivi idonei a giustificare il criterio seguito, senza necessità di un'analitica disamina dei parametri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Lo. Ni. n. il (OMESSO);

2) To. Pl. n. il (OMESSO);

3) Zi. Ga. n. il (OMESSO);

avverso la sentenza 26 gennaio 2009 - Corte di Appello di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dr. DI CASOLA Carlo, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv., ((omissis)), il quale, per Lo. Ni. , ha concluso per l'ac…

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