Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16644 del 17 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:16644PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando il soggetto, con minacce o violenza, impedisce o ostacola l'attività di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche se il verbale di constatazione della violazione è successivamente redatto in caserma. La mera reazione verbale di oltraggio, senza un concreto impedimento all'atto d'ufficio, non esclude la configurabilità del reato, purché le minacce abbiano effettivamente ostacolato lo svolgimento dell'attività istituzionale. La volontaria presentazione del soggetto in caserma il giorno successivo non è sufficiente a escludere la responsabilità, in quanto il reato si consuma nel momento in cui viene impedito o ostacolato l'atto d'ufficio, a prescindere dalla successiva redazione del verbale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, gode di ampio potere discrezionale nella valutazione del complessivo quadro probatorio, la cui motivazione, se congrua e logica, non può essere sindacata in sede di legittimità, salvo che non si ravvisi un travisamento manifesto dei fatti. Inoltre, l'adeguatezza della pena inflitta, tenuto conto della gravità del fatto e dei precedenti dell'imputato, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui decisione non può essere censurata in sede di legittimità, se congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CU. FR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/03/2006 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Ritenuto che il ricorrente impugna la sentenza in epigrafe indicata con …

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