Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 313 del 2002 disciplina la materia dell'eliminazione delle iscrizioni nel casellario giudiziale, prevedendo, ai sensi dell'art. 5, comma 2, lett. g) e h), la cancellazione delle sentenze di condanna relative a reati di competenza del giudice di pace, sia che la condanna sia stata pronunciata dallo stesso giudice di pace, sia che sia stata pronunciata da un giudice ordinario. Tali disposizioni hanno carattere meramente recettivo, non innovativo, limitandosi a riprodurre la disciplina già contenuta nel previgente Decreto Legislativo n. 274 del 2000, art. 46 e art. 63, comma 2. Analogamente, la disposizione transitoria di cui all'art. 45 del T.U. ha portata meramente recettiva, estendendo ai procedimenti relativi a reati commessi prima dell'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 274 del 2000 le medesime previsioni in materia di iscrizioni e cancellazioni. Pertanto, l'iscrizione di una sentenza di condanna per un reato di competenza del giudice di pace, pronunciata da un giudice ordinario prima dell'entrata in vigore della riforma, deve essere mantenuta, non trovando applicazione le disposizioni sull'eliminazione delle iscrizioni previste per i reati di competenza del giudice di pace.