Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8787 del 1 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8787PEN

Massima

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La presunzione di pericolosità sociale, di carattere relativo, prevista per il delitto di associazione di tipo mafioso, può essere superata anche in assenza di una formale rescissione del vincolo associativo, qualora emerga in modo obiettivo e concreto l'effettivo e irreversibile allontanamento dell'indagato dal gruppo criminale, tale da dimostrare la mancanza delle esigenze cautelari. Tuttavia, nel caso di partecipazione ad un'associazione mafiosa storica e radicata sul territorio, la concretezza e attualità del pericolo di recidiva sono attributi immanenti all'associazione stessa, in ragione della tendenziale stabilità del vincolo associativo, per cui il giudice è tenuto a compiere una "prova di resistenza" circa il mantenimento in essere della presunzione di pericolosità, piuttosto che una dimostrazione del suo fondamento. Pertanto, la presunzione di pericolosità può essere superata solo in presenza di elementi idonei a dimostrare in modo obiettivo e concreto il definitivo allontanamento dell'indagato dall'associazione criminale, non essendo sufficiente la mera documentazione di circostanze di fatto tali da comportare la rimozione della prognosi negativa predeterminata dal legislatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/05/2022 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI GIURO GAETANO;
sentite le conclusioni del PG GAETA PIETRO.
Il PG conclude chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore:
E' presente l'avvocato D'ANTONIO SALVATORE del foro di NOLA in difesa di (OMISSIS), che conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in e…

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