Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8076 del 26 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8076PEN

Massima

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Il provvedimento con il quale il giudice cautelare si pronuncia sulla richiesta di revoca o di sostituzione della misura cautelare non è un'ordinanza che dispone una misura coercitiva, bensì un atto impugnabile con l'appello cautelare previsto dall'articolo 310 del codice di procedura penale. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto avverso tale provvedimento deve essere qualificato come appello e trasmesso al tribunale competente, in applicazione del principio generale fissato dall'articolo 568, comma 5, del codice di procedura penale. Il ricorso per cassazione è ammissibile soltanto contro le ordinanze che dispongono una misura coercitiva, ai sensi dell'articolo 311 del codice di procedura penale, e unicamente per violazione di legge, mentre l'articolo 568, comma 2, del codice di procedura penale stabilisce che sono sempre soggetti a ricorso per cassazione, quando non sono altrimenti impugnabili, i provvedimenti con i quali il giudice decide sulla libertà personale. Il provvedimento con il quale il giudice cautelare si pronuncia sulla richiesta di revoca o di sostituzione della misura cautelare non rientra in nessuna di queste ipotesi, essendo invece impugnabile con l'appello cautelare previsto dall'articolo 310 del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. CORBO Antoni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/11/2015 della Corte di appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonio Corbo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LOY Maria Francesca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 25 novembre 2015, la Corte di appello di Reggio Calabria, ha rigettato l'istan…

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