Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8960 del 23 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8960PEN

Massima

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La coltivazione di un numero non trascurabile di piante di cannabis, anche in assenza di prova della destinazione a uso diverso da quello personale, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, in quanto la mera coltivazione di sostanze stupefacenti, per la sua intrinseca offensività, è sufficiente a configurare la fattispecie criminosa, a prescindere dalla finalità d'uso. Infatti, la scriminante prevista dall'art. 75 del medesimo decreto, relativa all'uso personale, non è applicabile al reato di coltivazione, essendo questa condotta di per sé idonea a mettere in pericolo il bene giuridico tutelato, ovvero la salute pubblica. Pertanto, la valutazione della concreta offensività della condotta non può prescindere dalla considerazione della quantità e delle dimensioni delle piante coltivate, le quali, se non trascurabili, sono sufficienti a integrare il reato, a prescindere dalla finalità d'uso, in quanto la coltivazione stessa, per la sua intrinseca pericolosità, è idonea a ledere il bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice. Inoltre, la detenzione contestuale di altre sostanze stupefacenti, come foglie di marijuana e hashish, rafforza l'elemento della concreta offensività della condotta, in quanto dimostra l'attitudine della stessa a mettere in pericolo la salute pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizi - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI FIRENZE;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/02/2016 del GIP TRIBUNALE di GROSSETO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MAURIZIO GIANESINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MARIELLA DE MASELLIS che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
- Ritenuto che il Procurato…

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