Il rigetto di un'istanza di rilascio di autorizzazione per lo svolgimento di attività di intermediazione telematica nella raccolta e trasmissione di dati inerenti a dichiarazioni negoziali di scommesse deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, senza incorrere in errori, disparità di trattamento o violazione del principio di mutuo riconoscimento tra Stati membri. L'Amministrazione è tenuta a valutare con particolare attenzione la posizione del richiedente, bilanciando l'interesse pubblico alla regolamentazione del settore con il diritto dell'istante di esercitare liberamente la propria attività economica, nel rispetto della normativa europea sulla libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi. Il provvedimento di diniego deve essere sorretto da una motivazione puntuale e congrua, che espliciti le ragioni specifiche per le quali l'Amministrazione ha ritenuto di non accogliere la richiesta, evitando valutazioni generiche o apodittiche. In caso di mancato rispetto di tali principi, il provvedimento di rigetto può essere annullato in sede giurisdizionale.