Consiglio di Stato sentenza n. 6450 del 2003

ECLI:IT:CDS:2003:6450SENT

Massima

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Il termine di decadenza di sessanta giorni per l'impugnazione di una sentenza amministrativa è un principio fondamentale del processo amministrativo, volto a garantire la certezza dei rapporti giuridici e l'efficienza dell'azione amministrativa. Tale termine, di natura perentoria, non può essere derogato né prorogato, pena l'inammissibilità del ricorso. L'inosservanza del termine di decadenza, anche di soli pochi giorni, comporta l'irricevibilità dell'impugnazione, senza possibilità di esaminarne il merito, in quanto il rispetto dei termini processuali costituisce un presupposto indefettibile per l'esercizio del diritto di azione. Tale principio si applica in modo uniforme a tutte le parti processuali, a prescindere dalla loro posizione giuridica o dalla complessità della controversia, al fine di assicurare l'uguaglianza delle parti e la ragionevole durata del processo amministrativo. L'inosservanza del termine di decadenza, pertanto, determina l'inammissibilità del ricorso, senza possibilità di sanatoria o di rimessione in termini, essendo il rispetto dei termini perentori un requisito essenziale per la validità dell'atto di impugnazione. Il giudice, in tali casi, è tenuto a dichiarare l'irricevibilità del ricorso, senza poter entrare nel merito della controversia, al fine di garantire la certezza e l'efficienza del sistema processuale amministrativo.

Sentenza completa

art. 33 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Registro Decisioni: 6450/2003                    Registro Generale: 5829/2003 Sezione Quarta composto dai Signori: Pres.f.f. ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)). Cons. ((omissis)). ((omissis)) ha pronunciato la presente DECISIONE ai sensi dell'art. 21 e dell'art. 26, legge n. 1034/1971, modif. artt. 3 e 9, legge n. 205/2000; nella Camera di Consiglio del 17 Ottobre 2003. Visto l' art. 33, commi terzo e quarto, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificato dalla legge 21 luglio 2000, n. 205; Visto l'appello proposto da: MINISTERO DELLA DIFESA rappresentato e difeso dall'AVVOCATURA GEN. STATO con domicilio   in Roma VIA DEI PORTOGHESI, 12 contro RUSSO GIUSEPPE rappresentato e difeso da: Avv.   ((omissis)) con domicilio   eletto in Roma   VIA G. BERTO, 43,   presso ROCCO DE STEFANO per l'annullamen…

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