Il permesso di costruire rilasciato dal comune per la demolizione di un capannone ad uso produttivo e la costruzione di un nuovo edificio residenziale è legittimo, in quanto: 1. Il computo della superficie fondiaria (SU) ai fini del rispetto dell'indice di fabbricabilità fondiaria può legittimamente includere anche le aree destinate alla viabilità e alle fasce di rispetto, in quanto tali aree sono espressamente computabili ai sensi degli artt. 4 e 36 delle NTA del PRG. 2. L'altezza del nuovo edificio rispetta la normativa, in quanto non supera l'altezza degli edifici preesistenti e circostanti, come previsto dall'art. 8 del d.m. n. 1444/1968. Il locale sottotetto, in assenza di una dimostrazione della sua effettiva abitabilità, non rileva ai fini del computo dell'altezza massima. Inoltre, le distanze tra il nuovo edificio e quello dei ricorrenti rispettano la distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate prevista dall'art. 9 del d.m. n. 1444/1968. 3. L'intervento edilizio, pur comportando la demolizione di un capannone produttivo e la costruzione di un nuovo edificio residenziale, non richiede necessariamente il previo piano attuativo o il titolo edilizio convenzionato, essendo rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione la scelta di tale modalità in base alle specifiche esigenze di disciplina esecutiva o gestionale ovvero di incremento delle dotazioni urbanistiche. Inoltre, il consenso del proprietario del terreno su cui insiste il capannone demolito è stato validamente prestato in sede di rilascio del permesso di costruire.