Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38694 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38694PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 sussiste quando vi sia la prova dell'esistenza di una stabile struttura associativa, connotata dai requisiti tipici della fattispecie, attiva nel settore della droga, con una organizzazione finalizzata all'approvvigionamento, alla custodia, alla manipolazione e allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti, avente basi logistiche e sedi operative, nonché una rete di comunicazioni e di rapporti tra i partecipi, anche attraverso l'utilizzo di linguaggi convenzionali e criptici. La partecipazione all'associazione può essere desunta non solo dalla diretta partecipazione a singoli episodi delittuosi, ma anche dal ruolo svolto dal singolo indagato nell'ambito dell'organizzazione, dal suo stabile inserimento nel contesto associativo, dalla consapevolezza della natura illecita delle attività gestite, dai suoi rapporti con gli altri membri del sodalizio, dalla sua attività di intermediazione e di gestione di canali di approvvigionamento e di smercio della droga, anche in assenza di un suo coinvolgimento in specifici episodi di spaccio. La valutazione della gravità indiziaria, nel contesto incidentale del procedimento de libertate, deve essere orientata ad acquisire non la certezza, ma l'elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato, sulla base di un quadro probatorio completo e coerente, che rende inammissibile il sindacato di legittimità sulla motivazione, limitato al controllo della logicità e della completezza dell'iter argomentativo seguito dal giudice del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Frances - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. DA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 252/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 22/02/2011.

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni Maria Giuseppina per la inammissibilita' del ricorso.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza in data 22/2/2011 il Tribunale di Catanzaro, adito dall'indagato …

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