Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5838 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5838SENT

Massima

Il provvedimento amministrativo di soppressione di una postazione di commercio su area pubblica deve essere adottato nel rispetto del giusto procedimento, con adeguata istruttoria e motivazione, in conformità ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. L'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente gli interessi pubblici e privati coinvolti, evitando disparità di trattamento e sviamento di potere. La decisione finale deve essere proporzionata, ragionevole e coerente con il quadro normativo di riferimento, in particolare con la disciplina regionale e comunale in materia di commercio su aree pubbliche. L'annullamento giurisdizionale dell'atto di soppressione può essere dichiarato per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, senza pronuncia sul merito delle censure dedotte.

Sentenza completa

N. 11957/2007
REG.RIC.

N. 05838/2013 REG.PROV.COLL.

N. 11957/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 1957 del 2007, proposto da Tredicine Donato, rappresentato e difeso dall'avv. Orazio Castellana, presso il cui studio è elettivamente domiciliato, in Roma, via Appiano n. 8;

contro

il Comune di Roma (ora: Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Rizzo, per il presente giudizio elettivamente domiciliato in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21, presso la sede dell’Avvocatura capitolina;

per l'annullamento

- dell’ordinanza del Sindaco del Comune di Roma n. 275 del 17 dicembre 2007, con la quale sono state soppresse, nell’area compresa tra via del Corso,…

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