Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14803 del 11 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:14803PEN

Massima

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La detenzione e il porto di sostanze esplodenti, anche se non singolarmente micidiali, possono integrare il delitto di cui alla L. n. 497 del 1974, art. 10 (ora art. 678 c.p.) quando, dalla loro concentrazione e dalle specifiche circostanze di fatto, derivi una oggettiva ed intrinseca potenzialità di pericolo per persone o cose, tale da attribuire al composto esplosivo la caratteristica della micidialità. Ai fini della configurabilità di tale delitto, non è necessario che l'ordigno sia stato realizzato con l'intento di incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, essendo sufficiente che esso abbia concretamente esposto a pericolo l'incolumità delle persone. Il giudice di merito, nel valutare la credibilità del chiamante in correità, non è tenuto a un'analisi analitica di ogni singolo elemento del suo racconto, essendo sufficiente che la motivazione evidenzi i punti fondamentali della narrazione, riscontrati da elementi oggettivi, e che la complessiva ricostruzione dei fatti risulti logica e coerente. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche e l'aumento di pena per la continuazione tra i reati contestati devono essere adeguatamente motivati, con riferimento alla gravità del fatto, alla personalità del reo e agli altri elementi rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1828/2014 CORTE APPELLO di GENOVA, del 30/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO MINCHELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO Vito che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito, per la parte civile, l'avv. Paone Angelo che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. Sambugaro Stef…

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